Roberto Mariotti incanta Roma con 15 nuove acqueforti al Museo Etrusco

Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e la mostra “Metamorfosi”

Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma, ospita fino all’1 dicembre una mostra intitolata “Metamorfosi”, che presenta una serie di 15 acqueforti realizzate dall’artista Roberto Mariotti. Queste opere sono il frutto di un’intensa esplorazione dei siti archeologici etruschi che si trovano principalmente nella regione del Lazio. Mariotti, che ha abbandonato per un momento la sua carriera di architetto, si è immerso nella tecnica dell’incisione, trovando in essa un linguaggio espressivo capace di catturare l’essenza di luoghi intrisi di storia.

Un viaggio tra i siti archeologici

Durante le sue visite a Castel d’Asso, Norchia, Barbarano Romano e Blera, Mariotti ha scoperto un mondo affascinante, dove resti di antiche civiltà si fondono armoniosamente con la natura circostante. Questi luoghi, caratterizzati da edicole, frontoni e colombari nascosti, raccontano storie di un passato glorioso, ma sono anche un richiamo alla fragilità del patrimonio culturale, spesso dimenticato o trascurato. La bellezza di questi siti archeologici ha colpito profondamente l’artista, spingendolo a tradurre queste emozioni in opere d’arte.

Un’esposizione che invita alla riflessione

La mostra “Metamorfosi” non è solo una semplice esposizione di acqueforti, ma un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, che invita il visitatore a riflettere sulla relazione tra l’uomo, la natura e la storia. Le opere di Mariotti, infatti, sono caratterizzate da un forte contrasto tra la classicità delle forme architettoniche e la modernità dell’approccio artistico. L’artista riesce a trasmettere l’intensità delle emozioni provate durante le sue esplorazioni e a rendere visibile il dialogo tra passato e presente.

L’inizio di un nuovo orizzonte creativo

Mariotti ha iniziato a dedicarsi all’acquaforte nel 2017, dopo essere rimasto colpito dalla bellezza del sito archeologico di Castel d’Asso. Questa esperienza ha aperto in lui un nuovo orizzonte creativo, spingendolo a esplorare ulteriormente il patrimonio etrusco, ricco di simboli e significati. Ogni acquaforte in mostra è il risultato di un processo di riflessione e introspezione, in cui l’artista ha cercato di catturare non solo l’immagine dei luoghi, ma anche l’atmosfera che li circonda.

Collaborazione e valorizzazione culturale

La mostra è frutto di una collaborazione con l’Associazione Architettura Arte Moderna, presieduta da Francesco Moschini. La direttrice del Museo, Luana Toniolo, ha espresso la sua soddisfazione per questa iniziativa culturale, sottolineando come le opere di Mariotti contribuiscano a ampliare la prospettiva del Museo. “Questo lavoro ci consente di tornare a quei luoghi carichi di fascino, storia e significati”, ha affermato Toniolo, evidenziando l’importanza di rileggere i paesaggi attuali attraverso le testimonianze archeologiche.

Un invito alla riscoperta del patrimonio culturale

Le acqueforti di Mariotti non sono solo opere d’arte, ma rappresentano anche un invito a riscoprire e valorizzare il patrimonio culturale italiano, spesso trascurato. Con la sua sensibilità artistica, Mariotti riesce a trasmettere un messaggio profondo: la necessità di preservare e proteggere questi luoghi, affinché possano continuare a raccontare la loro storia anche alle generazioni future.

Un’esperienza imperdibile al Museo

La mostra “Metamorfosi” è inclusa nel biglietto d’ingresso al Museo, offrendo così a tutti la possibilità di esplorare questo affascinante dialogo tra arte e archeologia. Visitare l’esposizione significa immergersi in un’atmosfera di magia e scoperta, dove ogni acquaforte diventa una finestra aperta su un passato ricco di cultura e bellezza.

In un momento storico in cui l’arte e la cultura sono più che mai fondamentali per la nostra identità, iniziative come quella di Mariotti al Museo Etrusco rappresentano un faro di speranza e un richiamo alla valorizzazione delle nostre radici. La mostra è un’occasione imperdibile per scoprire e apprezzare la ricchezza della civiltà etrusca, attraverso gli occhi di un artista che sa cogliere l’essenza dei luoghi in cui la storia e la natura si intrecciano.